Che cosa sta impedendo lo sviluppo dei bambini?
Secondo Joseph Chilton Pearce, la marcia verso il progresso tecnologico potrebbe trasformarsi in una processione funebre per la nostra specie.
Il famoso scrittore (L’incrinatura nell’uovo cosmico, Magical Child, Evolution’s End, The Biology of Transcendence) nonché conferenziere apprezzato a livello internazionale, ritiene che le moderne tecniche educative siano solo una delle molte cause che impediscono la realizzazione del nostro potenziale di esseri umani. Sebbene l’evoluzione ci abbia dotato di straordinarie capacità, queste ultime, secondo Pearce, restano latenti e inutilizzate perché stiamo bloccando il nostro sviluppo naturale.
Il fatto che lo sviluppo degli esseri umani avvenga per stadi – sia fisicamente che psicologicamente – non è nulla di nuovo. Le teorie moderne prevedono stadi di sviluppo fino all’età adulta, quando – almeno secondo i libri di testo – abbiamo praticamente realizzato il nostro programma biologico. Read more
La semantica del Samadhi
Un neurologo e praticante zen registra le fasi, e i significati, del samadhi. Nelle profondità dell’assorbimento interiore, non solo gli stimoli sensori vengono meno, ma nessun pensiero provoca alcuno dei suoi consueti riflessi mentali.
“La scienza senza la religione è zoppa, la religione senza la scienza è cieca.” Albert Einstein (1879-1955).
“Con tutta la tua scienza puoi dirmi in che modo, e da dove, la luce è entrata nell’anima?” Henry David Thoreau (1817-1862).
“Arriva il momento in cui non appare alcun riflesso. Si arriva a non scorgere, non sentire, non udire, non vedere nulla… Ma non si tratta di un vuoto «vacuo». Piuttosto, è la condizione più pura della nostra esistenza.” Katsuki Sekida.
Un argomento insidioso, il samadhi. Una parola così multiforme da porre grandi problemi semantici. Read more
Meditazione e servizio sociale
Se tutto quanto fa parte dello stesso ‘Uno’, l’idea di ritirarsi dal mondo per connettersi con la coscienza universale non ha senso.
Prima di cominciare a meditare avevo alcuni preconcetti. La meditazione mi sembrava una buona cosa: sedersi in silenzio a contemplare la pace interiore, trovare il proprio centro, concentrarsi sull’infinito. Ma mi sembrava anche una cosa per persone introverse, tranquille, per tipi meditativi – e io non rientravo certo in quella categoria.
Io ero piuttosto estroversa e rumorosa, molto coinvolta nell’azione sociale, specialmente nelle tematiche femminili. Perciò avevo un altro pregiudizio: forse la meditazione in realtà era solo una fuga dalla realtà. Forse i tipi tranquilli e meditativi erano egoisti, che si preoccupavano solo della propria crescita spirituale e non della giustizia sociale e dell’uguaglianza. Read more
Un motivo per sorridere, dalla malattia alla meditazione
E’ da oltre 20 anni che Nirodh non sorride più e non perché non abbia avuto alcun motivo per farlo. Dopo tutto, Nirodh è pieno di creatività. All’età di 28 anni gli viene diagnosticata la distrofia muscolare. I primi sintomi della malattia si manifestarono sul suo viso. Nell’intervista che segue ci racconta come un handicap può essere vissuto e superato al proprio interno.
E’ da oltre 20 anni che Nirodh non sorride più e non perché non abbia avuto alcun motivo per farlo. Dopo tutto, il 52enne Nirodh è pieno di creatività. Insieme alla sua compagna, Ushma, ha fondato e dirige l’Osho Arihant Meditation and Creative Arts Center di Varazze, in Italia. Musicoterapista ed etnomusicologo, è anche direttore della società di servizi musicali e multimediali “Nostudio”. Read more
Zen e Sessualità
Sin dall’inizio, il buddismo ha sottolineato, nei suoi insegnamenti sul desiderio, che se desideriamo e non otteniamo l’oggetto del nostro desiderio, sperimentiamo l’infelicità. Se desideriamo e otteniamo ciò che vogliamo, all’inizio sperimentiamo la gioia, ma poi diventiamo ansiosi quando ci aggrappiamo all’oggetto del desiderio. E quando lo perdiamo (come è inevitabile, data l’impermanenza), sperimentiamo un’infelicità ancora maggiore.
Qual è il rapporto tra la sessualità di una persona e la sua pratica? Lo zen insegna che ogni cosa è parte di un essere universale, interconnesso e interdipendente. Questo essere è perfetto e completo in quanto tale. Inoltre, secondo lo zen tutti condividiamo questa perfezione, qui e ora. Se accetto ciò, devo ritenere che il mio valore è completo e incondizionato. “Incondizionato” vuol dire senza alcun “se” (condizione). Read more
Un semplice monaco: una personale, maliziosa e profonda intervista al Dalai Lama
Questa intervista con il Dalai Lama è apparsa originalmente nel 1991 sul primo numero della rivista buddista americana Tricycle. Inedita in Italia, l’intervista rivela un Dalai Lama disponibile a parlare della sua esperienza di meditazione, delle sue paure e del suo ruolo come semplice monaco buddista, divertito anche dalle domande maliziose dell’intervistatore. Spalding Gray, scrittore e uomo di teatro, è scomparso nel 2004.
Tenzin Gyatso, il quattordicesimo Dalai Lama, è il leader temporale e spirituale del popolo tibetano e Nobel per la Pace nel 1989. Nato da una famiglia contadina nel 1935, a nordest della provincia di Amdo, Sua Santità fu riconosciuto all’età di due anni, in conformità alla tradizione tibetana, come la reincarnazione del tredicesimo Dalai Lama e come manifestazione dell’Avalokitesvara, il Bodhisattva della Compassione. Read more
La psichedelia e il percorso interiore
Il ruolo della psichedelia nel percorso di conoscenza interiore, in particolare nel buddismo, è l’oggetto di questa discussione a quattro voci tra i maestri zen Aitken Roshi e Richard Baker Roshi, l’insegnante buddista Joan Halifax e Ram Dass, guidata da Allan Hunt Badiner.
Robert Aitken Roshi è uno dei più anziani e rispettati maestri zen dell’America. Vive alle Hawaii. Richard Baker Roshi dirige una fiorente comunità zen nel Colorado, con diramazioni non ufficiali in tutta Europa.
Ram Dass, noto per aver scritto Be Here Now (“Sii qui e ora”) all’inizio degli anni ’70, ha scritto un nuovo libro sugli effetti della pratica sull’invecchiamento, Still Here: Embracing Aging, Changing, and Dying, (“Ancora qui: abbracciare l’invecchiamento, il cambiamento e la morte”) ed è un serio studioso sia del buddismo sia delle sostanze psichedeliche. Read more
Albert Hofmann, lo scopritore dell’LSD, è morto
Stanno girando notizie in rete, non ancora confermate ufficialmente al momento in cui scrivo all’una di notte, che Albert Hofmann, lo scienziato scopritore dell’LSD e ricercatore di piante psicoattive, è morto all’età di 102 anni. Aggiornamento notturno: purtroppo è ufficiale.
Hofmann è autore del libro “LSD: il mio bambino difficile“, che pubblicai in Italia con Urra nel 1995 e venne recensito su ampia scala da Il Secolo d’Italia al Manifesto. Da alcuni anni viene ristampato in una nuova edizione da Feltrinelli. Qui l’introduzione.
Ricordo quando lo stesso anno lo invitammo in Italia con la moglio Anita in occasione della manifestazione Starship, organizzata da Franco Bolelli, Matteo Guarnaccia e altri dove tenne magistralmente, a 89 anni, un discorso in italiano di fronte ad una sala gremita di persone. Read more
Il silenzio mentale secondo Aurobindo
Impietriti
Manfredo sembra del tutto un eccentrico artista visionario, d’altra parte è chiaro come i suoi piedi siano ben radicati al terreno. A 25 km da Siena crea le sue sculture in pietra. L’incanto delle sue sculture liberano una magica e mistica energia che riporta alla mente antichi culti di venerazione della connessione dell’Uomo con la Terra.
Manfredo sembra del tutto un eccentrico artista visionario. La sua lunga grigia capigliatura fa da cornice alla sua faccia quadrata scolpita dalle intemperie e illuminata da occhi di un blu intenso situati al di sotto di feroci sopracciglia.
Ma se c’è l’odore di qualcuno di un altro mondo, d’altra parte è chiaro come i suoi piedi siano ben radicati al terreno….terreno che è situato in questo caso tra le colline italiane. Read more
Con la risonanza magnetica la meditazione funziona
Scientific American riporta oggi uno studio della University of Wisconsin-Madison che afferma che possiamo acquisire una migliore capacità di provare compassione tramite la meditazione, “più o meno allo stesso modo in cui gli atleti o i musicisti si allenano per migliorare le proprie capacità”. Lo studio ha utilizzato la risonanza magnetica funzionale sui cervelli dei soggetti studiati.
Seguo con interesse questi studi pur non essendo un neuro-qualcosa (magari a volte un po’ neuro-tico :-) e leggo con piacere che la scienza si avvicina sempre più a ciò che affermano i maestri e i saggi da qualche millennio.
Tuttavia… per quanto interessanti siano questi studi trovo che alla base vi sia un classico paradigma della scienza: il valore assoluto dell’oggettività. Se si chiede a un meditatore non occasionale se la meditazione gli abbia portato più compassione credo che non vi siano dubbi sulla risposta dei più (senza confondere la compassione con l'”essere buoni” o il compatire). Read more
Addomesticare le emozioni distruttive
La meditazione può cambiare il cervello? Daniel Goleman, autore del best seller Intelligenza emotiva, dà delle risposte sorprendenti. Recenti ricerche ci dicono che il cervello è estremamente plastico, a patto che attraversiamo esperienze sistematiche e ripetute; in questo senso le pratiche meditative sembrano le migliori per trasformare le emozioni distruttive.
Nel suo libro Emozioni Distruttive, in collaborazione con il Dalai Lama, riporta le ricerche sul cervello e sulla meditazione e suggerisce una via per lavorare sulle emozioni distruttive.
Una mente come l’acqua, le arti marziali
La meditazione, l’illuminazione e le arti marziali sono sempre stati una cosa unica per l’incredibile maestro di arti marziali Vernon Kitabu Turner. In questa intervista con Simeon Alev parla della padronanza di sé e della radicale trasformazione della sua mente. E degli eventi della sua vita che lo hanno trasformato da bambino debole a maestro indiscusso.
Turner meditava, secondo la sua stima, da quando aveva tre anni e si era sempre sentito isolato dagli altri e insicuro del posto che aveva nel mondo a causa della sua natura profondamente spirituale e orientata all’introspezione. Alla presenza di Nomura Roshi, che era appena giunto dal Giappone il giorno prima, Turner ricevette una conferma istantanea della sua esperienza e prontamente lo accettò come suo insegnante. Read more
Illuminarsi con passione
In questa intervista di Craig Hamilton Miranda Shaw parla del tantra e della via della passione.
Quando Miranda Shaw osserva le donne dei dipinti tibetani, non vede immagini a due dimensioni partorite dalla mente di un artista, ma “donne numinose nate dal cielo”, “amanti della libertà” e “incantatrici appassionate, estatiche e di feroce intensità”, riflesso radioso delle donne illuminate e piene di potere che aiutarono a dar forma al mondo del tantra buddista.
Tutto quello che avreste sempre voluto sapere sul tantra ma non avete mai osato chiedere.