Avanti a tutta velocità : intervista con Jeremy Rifkin
Con questo articolo presento la prima di una serie di interviste da parte di Melissa Hoffman a scienziati, teorici dell’evoluzione e futurologi sullo stato del pianeta. La prima intervista è con Jeremy Rifkin, avvenuta prima della grande crisi finanziaria di questo giorni tuttavia molto attuale.
La maggior parte di noi sa già che il mondo è in rapida trasformazione: possiamo sentirlo nelle ossa e nell’aria, anche se non sempre riusciamo a capire cosa sta succedendo. Forse ci siamo accorti che le condizioni climatiche sono più capricciose, oppure proviamo irritazione quando ci accorgiamo, per esempio, che il nuovo computer acquistato solo pochi mesi fa è già superato da un modello migliore, più veloce, piccolo, economico e alla moda. Cosa accadrebbe se ci fermassimo un attimo, chiedendoci dove ci stanno portando tutti questi piccoli cambiamenti, presi insieme e in un lungo arco di tempo? Read more
La scimmia e il Buddha
A parte l’uomo, solo pochissimi animali hanno le caratteristiche fisiche e le capacità mentali per utilizzare uno strumento. Tra questi, le scimmie. Ma come fanno i primati ad apprendere l’uso di uno strumento?
Uno studio di Giacomo Rizzolatti dell’università di Parma ci dice che il cervello usa il trucco di considerare lo strumento come fosse parte del proprio corpo. Alcune ricerche precedenti avevano mostrato che le azioni della mano vengono controllare da un’area del cervello chiamata F5.
Egli ed il suo team hanno registrato l’attività cerebrale di due macachi dopo che avevano appreso ad afferrare il cibo con delle pinze. Hanno documentato l’attività nell’area F5 e in un’area chiamata F1 che a sua volta è implicata nella manipolazione di oggetti. Hanno scoperto che vi era la stessa attività cerebrale sia quando le scimmie afferravano il cibo con l’ausilio delle sole mani che quando usavano le pinze: l’attività neuronale viene trasferita dalle mani allo strumento, come se lo strumento fosse la mano e la sua estremità fossero le dita. Read more
L’Archivio Akashico: Il libro della vita
L’Archivio Akashico o “Il libro della vita” può essere considerato l’equivalente di un super-computer dell’universo. È questo computer che funge da memoria centrale di tutte le informazioni di ogni individuo che abbia mai vissuto sulla terra. Forse la più completa fonte di informazioni sull’Archivio Akashico viene dall’opera chiaroveggente di Edgar Cayce.
Non è esagerato affermare che il computer ha trasformato (e sta ancora trasformando) il pianeta intero. Che si tratti della tecnologia, dei trasporti, della comunicazione, dell’educazione o dell’intrattenimento, l’era del computer ha rivoluzionato il globo e i modi in cui comunichiamo e interagiamo tra noi. Nessun settore della società moderna è stato risparmiato.
La quantità di informazioni immagazzinata nella memoria dei computer e presente ogni giorno nella “strada maestra” di Internet è incalcolabile. Read more
Scienza e Conoscenza
Scienza e Conoscenza è una rivista diretta da Elsa Nityama Masetti, anche occasionale collaboratrice di Innernet, per cui ha scritto Mandala antichi e moderni.
Le ricerche presentate su Scienza e Conoscenza non si troveranno forse mai su Nature o su altre riviste scientifiche ufficiali. Molti dei loro autori probabilmente sono ridicolizzati o ignorati dagli ambienti accademici e Piero Angela troverebbe un’ottima fonte di materiale da bollare come antiscientifico.
In tempi di “normalizzazione” riviste come Scienza e Conoscenza sono una boccata di ossigeno per il pensiero. Nonostante Internet, dove la disponibilità di fonti e conoscenze viene moltiplicata, le citazioni nelle riviste scientifiche privilegiato un numero più ristretto di fonti rispetto all’ampiezza della disponibilità. A volte alcuni articoli della rivista lasciano perplesso anche me, che sono diciamo di bocca buona per quanto riguarda le teorie bizzarre. Read more
Strumenti per la maturazione dell’anima
Un’intervista ad Almaas sulla maturazione dell’anima da parte di Toshan Ivo Quartiroli. Tra i temi dell’intervista, quali gli strumenti esteriori e interiori che catalizzano la crescita dell’anima, come la mente può essere volta a questo scopo, i possibili ruoli di fattori esterni quali le sostanze neurochimiche o i mezzi tecnologici, quando e se la ricerca di noi stessi arriva a un termine e il ruolo della sessualità sul cammino.
La semantica del Samadhi
Un neurologo e praticante zen registra le fasi, e i significati, del samadhi. Nelle profondità dell’assorbimento interiore, non solo gli stimoli sensori vengono meno, ma nessun pensiero provoca alcuno dei suoi consueti riflessi mentali.
“La scienza senza la religione è zoppa, la religione senza la scienza è cieca.” Albert Einstein (1879-1955).
“Con tutta la tua scienza puoi dirmi in che modo, e da dove, la luce è entrata nell’anima?” Henry David Thoreau (1817-1862).
“Arriva il momento in cui non appare alcun riflesso. Si arriva a non scorgere, non sentire, non udire, non vedere nulla… Ma non si tratta di un vuoto «vacuo». Piuttosto, è la condizione più pura della nostra esistenza.” Katsuki Sekida.
Un argomento insidioso, il samadhi. Una parola così multiforme da porre grandi problemi semantici. Read more
Neuroscienze e advaita
New Scientist ha pubblicato un articoletto su un esperimento effettuato da John-Dylan Haynes del Bernstein center for Computational Neuroscience a Berlino. L’esperimento è stato anche divulgato da Wired e da altre fonti di informazione per la sua singolarità.
Le conseguenze di questo studio è che mentre stai leggendo queste parole il tuo cervello potrebbe avere già deciso di cliccare su qualcosa d’altro o anche di allontanarti dal computer. Queste sono le conseguenze di uno studio che ha scoperto che una persona decide di premere un pulsante fino a 7 secondi prima di diventarne consapevole.
Il suo team ha chiesto a dei volontari di premere uno di due pulsanti a piacere, con un dito della mano destra o sinistra, mentre la risonanza magnetica funzionale monitorava i loro cervelli. Read more
Mandala antichi e moderni
Rispose Stephen Hawking a chi gli chiedeva quale, tra tutte le cosmologie concepite dagli scienziati nell’ultimo mezzo secolo, fosse quella vera: «Lo sono tutte».
Una delle più antiche e universali, concepita da chissà chi, è senz’altro l’armonioso Mandala. Il più antico sin qui conosciuto è una “ruota solare” paleolitica scoperta nell’Africa del sud. Il più nuovo è quello del fisico teoretico Antony Garrett Lisi.
«L’universo potrebbe avere una forma grafica precisa». Questo afferma Antony Garrett Lisi fisico “singolare” che da qualche mese fa parlare di sé. E se c’è l’ha, quanto è vero il suo modello unificato – che è sotto gli occhi di tutti (vedi immagine) – è quella di un Mandala. Della serie: i tibetani la sanno lunga? Read more
La natura della consapevolezza, intervista a Oliver Sacks
Oliver Sacks è professore di neurologia clinica alla facoltà di Medicina Albert Einstein, ed è famoso per le sue intuizioni straordinarie sul mondo interiore dei pazienti affetti da malattie neurologiche, esposte nei suoi libri e nel film Risvegli. Sono andato a trovarlo per ascoltare le sue idee sulla consapevolezza e la coscienza.
Sono andato a trovare il mio collega Oliver Sacks a casa sua, a City Island nel Bronx, per ascoltare le sue idee sulla consapevolezza e la coscienza. Il dr. Sacks è professore di neurologia clinica alla facoltà di Medicina Albert Einstein, ed è famoso per le sue intuizioni straordinarie sul mondo interiore dei pazienti affetti da malattie neurologiche, esposte nei suoi libri: L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello, Emicrania, Risvegli, Zio Tungsteno, Un antropologo su Marte, Vedere voci, Su una gamba sola, L’isola dei senza colore e l’isola delle Cicadine. Read more
Con la risonanza magnetica la meditazione funziona
Scientific American riporta oggi uno studio della University of Wisconsin-Madison che afferma che possiamo acquisire una migliore capacità di provare compassione tramite la meditazione, “più o meno allo stesso modo in cui gli atleti o i musicisti si allenano per migliorare le proprie capacità”. Lo studio ha utilizzato la risonanza magnetica funzionale sui cervelli dei soggetti studiati.
Seguo con interesse questi studi pur non essendo un neuro-qualcosa (magari a volte un po’ neuro-tico :-) e leggo con piacere che la scienza si avvicina sempre più a ciò che affermano i maestri e i saggi da qualche millennio.
Tuttavia… per quanto interessanti siano questi studi trovo che alla base vi sia un classico paradigma della scienza: il valore assoluto dell’oggettività. Se si chiede a un meditatore non occasionale se la meditazione gli abbia portato più compassione credo che non vi siano dubbi sulla risposta dei più (senza confondere la compassione con l'”essere buoni” o il compatire). Read more
Addomesticare le emozioni distruttive
La meditazione può cambiare il cervello? Daniel Goleman, autore del best seller Intelligenza emotiva, dà delle risposte sorprendenti. Recenti ricerche ci dicono che il cervello è estremamente plastico, a patto che attraversiamo esperienze sistematiche e ripetute; in questo senso le pratiche meditative sembrano le migliori per trasformare le emozioni distruttive.
Nel suo libro Emozioni Distruttive, in collaborazione con il Dalai Lama, riporta le ricerche sul cervello e sulla meditazione e suggerisce una via per lavorare sulle emozioni distruttive.
Un canto infinito
Sono cinquanta anni che Beatrice Bruteau ha aperto una particolarissima via attraverso il mondo della scienza, della filosofia, della matematica, della teoria evolutiva, del misticismo. Diventata praticante cattolica, si ispira a Teilhard de Chardin e ad Aurobindo creando un’originale sintesi tra l’approccio scientifico e quello spirituale. Intervista di Amy Edelstein ed Ellen Daly.