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Co/Scienza

21
Sep
2022
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Pura coscienza

La scienza spesso inizia con il presupposto che la mente, come la coscienza, è in qualche modo il risultato dell’attività cerebrale. Al contrario, lo yoga spesso considera sia la mente che il cervello – ma, in ultima analisi, tutta la materia – come pura coscienza . La differenza fra i due punti di vista può non essere così grande come appare all’inizio.

Scienza e yoga: un’indagine particolare sulla mente

«Cos’è la mente?», chiede lei con il suo solito, penetrante sguardo fisso.

Faccio un respiro profondo e comincio a pontificare esaurientemente sulla mia ultima teoria: «Il modo in cui la vedo è che il cervello è come una radio ricevente che funge da risonatore per localizzare parzialmente un “campo della coscienza” più ampiamente variato…». Read more

10
Feb
2022
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La mente estesa di Rupert Sheldrake

La telepatia, le premonizioni e la sensazione di essere osservati non hanno attualmente una spiegazione in termini scientifici. La loro stessa esistenza è anzi controversa. Pare che accadano, ma se tutti i possibili tipi di forze, campi e modi di trasferire le informazioni sono già noti alla scienza, allora non dovrebbero esistere. Forse la nostra comprensione scientifica dei principi fondamentali è già essenzialmente completa? È stata data una risposta a tutte le grandi domande? Tratto da “La mente estesa” di Rupert Sheldrake – Urra ed.

La mente oltre il cervello
Se il settimo senso è reale, esso indica una visione più ampia della mente, una visione letteralmente allargata in cui le menti si estendono nel mondo intorno ai corpi. E non soltanto i corpi umani, ma anche quelli degli animali non umani. Read more

30
Sep
2013
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Il plasticismo evolutivo

Il plasticismo evolutivo
Il plasticismo
Plasticismo Evolutivo  insetto-fogliaevolutivo è una teoria neo-evoluzionistica che ipotizza che l’evoluzione delle specie viventi sia psichicamente orientata, nel senso che sarebbe dovuta a una presunta azione mutagena della psiche dei viventi sulle cellule germinali.

Essa parte da alcune osservazioni naturalistiche sugli organismi mimetici e sulla convergenza evolutiva e giunge a formulare una serie di ipotesi sui meccanismi di induzione evolutiva che coinvolgono la fisica quantistica, la neurobiologia vegetale e l’ipnologia, e che si spingono fino a sfiorare alcune concezioni olistiche del creato.

La teoria del plasticismo evolutivo, pur ammettendo l’evidenza dei processi evolutivi e l’azione della selezione naturale, non accetta l’ipotesi che la causa prima dell’evoluzione sia una mutazione casuale del DNA, poiché suppone che tale molecola sia il risultato e non la causa dell’evoluzione. Read more

19
Jun
2013
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Forse angeli, parte 2

sheldrake.jpgNella seconda parte dell’intervista, Rupert Sheldrake affronta la natura della scienza, la possibilità di raggiungere il vero e della connessione della scienza con la spiritualità.

Hal Blacker: Credi che esista una verità obbiettiva accertabile dalla scienza, o che magari l’intera scienza sia la proiezione di certi presupposti di base?

Rupert Sheldrake: Penso che tutta la scienza sia la proiezione di certi presupposti basilari. Cominci con un’ipotesi e la tua ipotesi ha una plausibilità che gli deriva dai tuoi presupposti. L’universo è uno specchio – in altre parole riflette quello che andiamo cercando. Se credi che la cosa più importante nell’universo sia la polarità, la puoi riscontrare dovunque – teste e piedi, il polo sud e il polo nord, le radici e le cime nelle piante. Read more

11
Jun
2013
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Forse angeli, parte 1

sheldrake4.jpgIn questa intervista, Rupert Sheldrake, biologo innovativo, parla della consapevolezza del cosmo. La sua credenza nella possibilità dell’esistenza degli angeli, o d’intelligenze operanti nell’universo che sono superiori alla nostra, non è metaforica. Neanche è immersa nella bramosa fantasia che tanto pervade molta della spiritualità della New Age.

Un incontro tra l’immaginazione e l’indagine razionale

Ho incontrato Rupert Sheldrake, pioniere nel campo della biologia, la notte in cui insieme al teologo Matthew Fox, festeggiava la pubblicazione della loro nuova raccolta di dialoghi, The Physics of Angels. Sapevo che Sheldrake non aveva avuto paura di sfidare l’ortodossia entrando in quei regni di pensiero usualmente evitati da altri scienziati. Ex membro del gruppo di ricerca della Royal Society, ex direttore di studi in biochimica e biologia della cellula presso il Clare College, all’università di Cambridge, il suo lavoro meno ortodosso non è facilmente congedabile, nemmeno da parte dei suoi pari più tradizionali. Read more

21
Mar
2012
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Lo zen della gravità zero

story musgrave.gifNella vita dell’astronauta Story Musgrave si fondono lo spazio e lo spirito, la natura e la tecnologia, una grande concretezza e una concezione trascendentale della vita sulla Terra.

Alla soglia di sessanta anni, l’astronauta F. Story Musgrave aveva passato nello spazio più tempo di qualsiasi altro americano: cinque missioni per un totale di 858 ore. All’apparenza, sembrerebbe che tutta la sua vita sia passata a preparare questo mese e sei giorni di magia.

“È un cammino splendido e adatto a me”, dice, “Ma avrei percorso qualsiasi altro cammino con lo stesso senso estetico e spirituale. In tutti i casi, mi sarei sempre chiesto: qual è il nostro posto nell’universo e cosa vuol dire essere un uomo? Ho usato tutto ciò che ho fatto nella vita per rispondere a questa domanda”. Read more

14
Feb
2012
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Il sutra del battito del cuore

frattale farfalle.jpgTanto nel buddismo Vajrayana quanto nella teoria del caos, per la trasformazione viene usato ciò che si ha sotto mano: divinità feroci vengono utilizzate per dissipare la negatività, o impulsi irregolari verso il cuore vengono usati per curare battiti cardiaci irregolari. Entrambe le discipline considerano i sistemi aperti e suscettibili di cambiamento a ogni istante.

La teoria del caos, il karma e altre fluttuazioni.

La prima volta che ho parlato di buddismo con il “Dr. Caos” era una sera di gennaio di due anni fa, in California. Eravamo seduti sul pavimento della casa di un amico, a Big Sur, a sessanta metri sul mare. Da quel punto si potevano vedere e sentire le onde infrangersi. Mentre ascoltavamo e guardavamo, l’acqua si stendeva all’orizzonte come un grande specchio, e il sole invernale tramontava lentamente diffondendo una splendida luce di colore magenta, ambra e scarlatto: uno di quegli scenari naturali che per bellezza e profondità lasciano senza parole lo spettatore, al punto che ci prese una sorta di vertigine. Read more

8
Jan
2012
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Dall’Homo Sapiens all’Homo noeticus

Leonardo. Proportions of Man.jpgQuando immaginiamo il futuro della Terra, ci troviamo di fronte a un paradosso: da un lato è difficile pensare che l’«Homo sapiens» non continuerà a essere l’unico padrone del pianeta Terra, ma dall’altro è ugualmente difficile immaginare, data la vastità delle distruzioni in atto, quale sarà il futuro della Terra se continuerà il dominio dell’Homo sapiens.

Nel corso della nostra indagine per scoprire se e come l’illuminazione può risolvere la crisi attuale, ci siamo imbattuti in un affascinante pensatore che ha osato spingere la sua immaginazione al di là di questo paradosso, arrivando a una soluzione nientedimeno che evolutiva.

Secondo il ricercatore della consapevolezza John White, benché tutte le tendenze siano contrarie, la Terra e l’umanità possono davvero avere un promettente futuro insieme. Read more

15
Oct
2011
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Preghiera e guarigione: la forza delle parole

preghiera.jpgLa definizione di preghiera per Larry Dossey è comunicazione con l’Assoluto. I suoi studi riguardano l’efficacia della preghiera sulla guarigione degli umani ma anche sugli animali e sulla crescita della piante.

In Medicina Transpersonale, il dr. Larry Dossey cita numerosi studi scientifici sull’efficacia della preghiera. Oggi esistono prove mediche a sostegno della tesi secondo cui la preghiera favorisce il processo di guarigione. Inoltre, alcuni studi documentano i risultati positivi della preghiera tibetana come strumento di intercessione.

Il dr. Dossey ha scritto otto libri, tra cui Il potere curativo della preghiera, ed è direttore esecutivo della rivista “Alternative Therapies in Health and Medicine”. Oggi il dr. Dossey vive a Santa Fe, nel New Mexico. È stato direttore del personale alla Humana Medical City Dallas e co-presidente della Tavola Rotonda degli interventi sul corpo/mente, dell’Ufficio di medicina alternativa e complementare e dell’Istituto Nazionale della Sanità. Read more

3
Apr
2011
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Dal Big Bang all’illuminazione: meditazione e fisica quantistica

Il dialogo fra uno scienziato occidentale, diventato monaco buddista, e di un buddhista orientale, diventato scienziato… la scienza e la spiritualità rischiarano entrambe la vita degli uomini: non potrebbero essere complementari? Sono davvero troppo estranee l’una all’altra perché il loro confronto possa essere diverso da un dialogo tra sordi?

L’universo ha un inizio? La sorprendente sintonia dell’universo è forse un segno che, nel nostro mondo, è all’opera un “principio della creazione”? E in tal caso, significa che esiste un Divino Creatore? L’interpretazione radicale della realtà offerta dalla fisica quantistica è conforme al concetto di realtà buddhista, o no?

Matthieu Ricard (ex ricercatore biologo del prestigioso Isitituo Pasteur, e da trent’anni monaco buddhista in Nepal) e Trinh Xuan Thuan (astrofisico, professore all’università della Virginia) dimostrano che questo antagonismo, quando è animato da sincero desiderio di comprensione reciproca, pian piano si dissolve a profitto delle convergenze e di una riconciliazione durevole. Read more

9
Dec
2010
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La prova scientifica dell’esistenza di Dio

dio mani.jpgMettendo in ordine le prove ricavate da moderne ricerche nei campi della psicologia cognitiva, della biologia, della parapsicologia e della fisica quantica, e con un occhio di riguardo per le antiche tradizioni mistiche del mondo, Amit Goswami sta gettando le basi per un nuovo paradigma che definisce “Idealismo monista”: secondo quest’ultimo è la consapevolezza, non la materia, il fondamento di tutto ciò che esiste. Intervista di Craig Hamilton.

Prima di continuare a leggere, fermati e chiudi gli occhi per un istante. Adesso poniti la seguente domanda: nell’istante in cui i tuoi occhi erano chiusi, il mondo ha continuato a esistere anche se non ne eri consapevole? Come lo sai? Se ti sembra uno di quei rompicapo senza risposta che il professore di filosofia utilizzava per stimolare la tua immaginazione filosofica, potresti essere sorpreso di scoprire che esistono degli scienziati, all’interno di università di tutto rispetto, che credono di aver trovato la risposta. Read more

17
Oct
2010
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La divinizzazione del cosmo

brian swimme.jpgNel corso delle letture e delle ricerche approfondite fatte per preparare questa intervista, ci siamo imbattuti ripetutamente nel nome del prete gesuita e paleontologo Pierre Teilhard de Chardin. Abbiamo scoperto che i suoi scritti visionari sono stati un’importante fonte di ispirazione e rivelazione per molti scienziati, ecologisti, futuristi e teologi alle prese con l’attuale situazione critica della Terra e degli esseri umani che vi abitano.

Abbiamo subito capito il perché, quando abbiamo letto brani da The Human Phenomenon (Il fenomeno umano), The Divine milieau, (L’ambiente divino. Saggio di vita interiore) e The Future of Man (Le direzioni del futuro).

Brian Swimme studia l’opera di Teilhard da molti anni. Scienziato a sua volta e profondamente interessato ai rapporti tra scienza e spiritualità, le sue idee e la sua passione sono stati molto influenzati da Teilhard. Read more

8
Jul
2010
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Per chi suona la campana

global consciousness project.jpgDean Radin, dell’Istituto di Scienze Noetiche, ha studiato la possibilità che la mente e la materia si influenzino reciprocamente. I suoi studi riguardano la precognizione, la telepatia, la vista remota, le case infestate dagli spettri, l’impatto della volontà umana sulle macchine.

Forse la sua ricerca più interessante è quella denominata Progetto Consapevolezza Globale, che studia la possibilità che gli eventi a scala globale, come ad esempio l’11 settembre, possano far convergere le menti individuali, fondendo le nostre coscienze separate in un insieme unificato e coerente che influenza la materia

Il progetto “Consapevolezza globale”

Domanda: cosa hanno in comune il Super Bowl, la vigilia di capodanno e gli attacchi terroristici al World Trade Center?

Risposta: un vivace scienziato cinquantenne, di nome Dean Radin, che studia se gli eventi mondiali influenzano la nostra consapevolezza collettiva. Read more

17
Apr
2010
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La scienza della consapevolezza collettiva

universo.jpgOggi che sempre più persone parlano di consapevolezza collettiva, viene naturale chiedersi: “Esiste una ricerca scientifica a sostegno di tale idea?”. La risposta sembra, ogni giorno di più, sì.

Ormai molte ricerche sostengono non solo che tra gli esseri umani esiste un campo di consapevolezza e intelligenza, ma anche che attraverso di esso ci influenziamo reciprocamente.

Come lo Spock di Star Trek creato da Gene Roddenberry, che poteva entrare nella mente degli altri, oggi molti di noi si accorgono di poter intuire i pensieri e le emozioni degli altri, arrivando a pensare e creare insieme senza comunicare attraverso i cinque sensi. L’esistenza di una consapevolezza collettiva diventa più evidente analizzando la nostra capacità di percepire e lavorare con il “campo energetico” emotivo, mentale, spirituale degli altri. Read more

23
Mar
2010
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Il cervello del Buddha. Dharma e neuroscienze

buddha3.jpgChiunque studi la mente ben presto si imbatte in una fondamentale tensione fra le descrizioni dell’attività cognitiva in prima persona e quelle in terza persona. Da un lato abbiamo un chilo e mezzo di materia grigia che si è sviluppata in cima a una colonna vertebrale post-scimmiesca – una massa di carne di cui si possono tracciare mappe, in cui si possono inserire elettrodi e il cui funzionamento si può modificare chimicamente.

Dall’altro abbiamo il nostro flusso di impressioni, pensieri, sensazioni e ricordi, un flusso di coscienza che può comprendere anche pensieri come “il flusso di coscienza è un’illusione”. Come possiamo integrare questi due mondi? Ha senso tentare di farlo?

Famosi studiosi del cervello come Daniel Dennett e Paul e Patricia Churchland sono riluttanti ad attribuire all’interno della coscienza o dell’esperienza un sostanziale peso esplicativo e ritengono che descrizioni oggettive della coscienza siano di gran lunga più utili per capire come la mente effettivamente funziona. Read more